
Grandi mandrie di cavalli selvatici vagavano certamente nell'Europa nord-orientale e nell'Asia nord-orientale e centrale ed è probabile che in quelle regioni qualche tribù, dopo migliaia di anni di caccia al cavallo, riuscì per la prima volta ad utilizzarlo non più solo mediante la caccia ma attraverso forme di allevamento in grado di garantire preziose risorse alimentari.
Successivamente l’uomo imparò ad utilizzare il cavallo per il traino di mezzi, dall'utilizzo per la custodia delle mandrie, alla organizzazione di razzie, alla formazione di una società nomadica e guerriera il passo fu relativamente breve.
Nel medioevo (prima del X secolo) furono introdotte prima la cinghia pettorale e poi il collare rigido da spalla.
Da allora, sia nel campo agricolo che in quello dei trasporti, si crearono le premesse per quella rivoluzioni tecniche che hanno aperto la porta al mondo moderno confermando il ruolo fondamentale del cavallo nella storia dell’uomo.
Il cavallo è stato protagonista della rivoluzione dei trasporti che, strettamente legata a quella della produzione industriale ha trasformato le società rurali tradizionali.

Addomesticamento
Per lungo tempo l’uomo preistorico utilizzò il cavallo a scopo alimentare mediante la caccia. Ossa di cavalli si ritrovano in gran numero presso le caverne frequentate dai cacciatori paleolitici. L'addomesticamento fu certo difficile, non è dato sapere quando avvenne esattamente, anche se si ritiene che possa essere avvenuto in un periodo tra il 5000 e il 4000 a.c.

Sinistra cinghia pettorale, a destra collare rigido da spalla